Giro del mondo giorno 6 – dormiamo insieme?
Stanotte ho dormito malino, non so perché ho sempre molto caldo qui. Ho messo in carica tutto quello che potevo. Sveglia alle 5:30, prendo le mie cose e scendo giù alla hall. Mi preparo al volo e sono pronta. Preparo anche un caffè. Chandra è puntuale , alle 6 è qui. Proviamo a prenotare un Uber e dopo 15 minuti ci riusciamo. A volte è davvero faticoso.
Penserai che non ci sia molto traffico a quest’ora..eppure non è così. Bangalore è bella sveglia.
Ci vogliono 15 minuti per arrivare alla stazione dei bus. Basta andare direttamente ai binari, sui binari sono indicate le diverse destinazioni.
Entro nel bus Il bus è praticamente vuoto. Perfetto. Posso sistemare i bagagli davanti e prendere i posti frontali che sono anche i migliori. Certo se il bus fosse pieno, staremmo stretti, ma almeno le gambe stanno comode. Appena passa il controllore compro il biglietto 284 rupie.

Questo viaggio durerà 5 ore e io non potrei essere più felice.
Chiaccheriamo e ecco cosa ho imparato:
- Il libro della giungla viene visto due ore al giorno ogni mattina presto. Tutti i bambini lo guardano.
- In India ci sono ristoranti in cui stai in piedi. Mangi e poi vai a lavoro.
- Lungi: è la copertura che usano gli uomini al posto dei pantaloni. Spesso bianco. È l’abito originale.
Man mano che si esce dalla città si vedono sempre meno persone, perché la popolazione è molto ridotta. Trovi molti alberi di cocco, stupendi e terre aperte dove l’occhio si perde.
Seconda fermata. Chandra compra uno snack, ma tutto mi fa venire bruciore di stomaco. Mangio per la seconda volta nella mia vita le Banana chips: si possono fare dalla banana verde o dalla banana gialla. La banana gialla è più dolce mentre quella verde è un po’ più piccante.
Durante il viaggio l’autista si ferma in mezzo alla strada per parlare con un paio di persone. Si tratta di due uomini che gli danno un pacco da consegnare nella prossima città: scambiano denaro e numero di telefono e la transazione postale è conclusa.
Le persone che vendono frutta e verdura per strada la comprano dal mercato grande delle città e poi le portano su strada. Possono venderle per una settimana. Se non riescono a vendere tutto allora lo danno alle mucche, e così fanno anche al mercato più grande.
Ho visto una ventina di polli chiusi in una gabbia strettissima. Chandra mi spiega che se vuoi mangiare il pollo, si va da un venditore di pollo, si sceglie il pollo e verrà ucciso davanti ai tuoi occhi.
Mi spiega quindi che in India mangiano solo carne e pesce fresco, quindi anche il pesce sarà macellato davanti ai tuoi occhi. Jattka è il modo che utilizzano per uccidere l’animale: un colpo secco.
Mais, broccoli e carote sono congelati ma raramente . Hanno il freezer a casa ma in genere mettono formaggio o paneer . Si tratta più che altro di un frigo a zero gradi.
Camminando per i vari street food mi rendo conto che in IndiaCi sono diversi tipi di banana, rosse, nere, curve, lunghe. Ma il sapore è sempre lo stesso.
Chandra mi ha detto che a tamil Nadu sarà più difficile la vita perché è poco turistico. Mi ha raccontato anche di quanto sia facile essere fregati in india.
Quando arriviamo all’ostello, purtroppo ci avvisano che c’è stata un’invasione di cimici nella parte dei letti.
Avevamo prenotato per tre euro un letto in una camerata da 18 persone. Decidono così di spostarci in una tenda ma io mi aspettavo qualcosa di molto diverso: invece era proprio la tenda della Decathlon.
All’interno c’era un fouton a due posti. Inutile dire che all’inizio mi sono sentita un po’ a disagio, comunque dovevo dormire con una persona che era amichevole ma che non posso ancora chiamare Amico.
Ragioniamo su cosa fare, ci pensiamo un po’, guardiamo quali sono le alternative… In realtà volendo spendere poco e volendo stare nella natura, non abbiamo alternativa. Per cui decidiamo di fermarci qui.
Non abbiamo fretta, per cui possiamo stare qui anche solo una notte e poi cambiare idea domani. Vedremo.
Sono le 16, fa caldo ma si sta molto bene, andiamo a fare una passeggiata per vedere un po’ i dintorni: qualcosa di molto rilassante, niente di impegnativo.
Passiamo attraverso campi di riso, campi di grano. Vediamo anche molti animali compresi i miei amici scoiattoli.
Il sole sta per tramontare così torniamo in ostello, che è alla fine una sorta di villaggio… Ci sono i cavalli con un padock per farli girare, un’area comune all’aperto con un biliardino rotto e inclinato, e un falò che viene acceso ogni sera.
Io e Chandra chiacchieriamo tutto il tempo, finché a un certo punto io non mi addormento sul tavolo. Tipico di me. Chi mi conosce, sa.
Quando mi sveglio ricominciamo a chiacchierare e a girare un po’. Alle 20 prendiamo del riso, non piccante per me per favore.
Per la prima volta dopo aver mangiato non sono stata male. Ci godiamo un po’ il momento attorno al fuoco e poi verso le 22:30 andiamo a letto. Ho un posto dove dormire, ho l’acqua calda e un bagno pulito. Sto realizzando il mio sogno. Sono felice.
Anche questa giornata è finita, ci vediamo domani India