Giro del mondo – Giorno 0

Il giorno in cui ho deciso di girare il mondo era un giorno di luglio del 2023, da esattamente 10 anni ero nel mondo del lavoro e per esattamente 10 anni ho vissuto una vita che non mi ha reso particolarmente felice.

Non fraintendermi, mi piaceva il mio lavoro, mi occupavo di digital marketing e mi ci sono impegnata tanto, entrare alle 8 e uscire alle 8 e poi continuare a lavorare a casa oppure aperitivino. E appena potevo prenotavo un viaggio per scoprire il mondo. 

Lavoravo sodo, per una promozione, per uno status e, diciamocelo, anche perchè era l’unico modo che conoscevo: ho studiato, mi sono laureata, devo trovarmi un lavoro e crescere.

E poi in ufficio è d’obbligo la frase “questo lunedì sa proprio di lunedì”. Quanto non mi piace odiare i giorni della settimana. Non mi piace odiare il tempo.

Però poi mi sono resa conto che era tutta una finzione, un girare a vuoto, uno scambiare tempo con soldi.

Basta voglio girare il mondo. A questa frase le obiezioni sono “eh certo, tutti vorrebbero essere in vacanza” oppure “senti, ma vai a lavorare” o ancora “ma come farai con i soldi”.

Ho in mente una cosa diversa: se a molte persone piace viaggiare, sono poche le persone che lo farebbero da sole. Soprattutto tra noi ragazze. In questo blog voglio mostrare alle ragazze che si può fare tutto e che la paura a volta è solo un piccolo blocco da superare.

E come viaggero? Bella l’idea di non bucare mai il cielo, conosco persone che l’hanno fatto e mi sarebbe sempre piaciuto farlo.

Però c’è una caratteristica di me: ho fame. E quando hai fame, cazzo, non vedi l’ora che le cose succedano. E credimi, succedono.

Quando senti un fuoco che ti brucia le vene, ti fa strepitare i piedi, ti fa brillare gli occhi, quando hai un’energia dentro che tutti vedono e attira le persone belle, non vuoi aspettare, vuoi solo andare.

E così una mattina di settembre ho prenotato un volo solo andata per l’India. L’ultimo volo che prenderò. Ora sono pronta a non bucare più il cielo. Ora si. Ora ci sono

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